Le bottiglie in cui è contenuta l’acqua che si consuma giornalmente possono trasformarsi in una minaccia per la salute: a cosa stare attenti nella stagione calda.
Bere acqua è uno dei bisogni essenziali dell’essere umano. Una necessità fisica che si intensifica ancor di più in estate, quando le alte temperature si fanno sentire. É compresa tra 1,5 e 2 litri la quantità che ogni adulto dovrebbe assumere ogni giorno, modulata sulla base di diversi fattori quali peso corporeo, salute e clima.

Ne va del benessere generale, poiché l’acqua contribuisce nello svolgimento delle regolari funzioni. Dalla regolazione della temperatura, ancor di più durante la febbre o lo sport, all’idratazione degli organi. É un’alleata indispensabile inoltre, anche della digestione, delle funzioni cerebrali come la memoria, e della pelle.
Per far fronte al fabbisogno quotidiano, gli italiani preferiscono di gran lunga affidarsi all’acqua in bottiglia piuttosto che a quella di rubinetto. Lo confermano le statistiche, secondo le quali ogni anno un individuo ne consuma circa 200 litri. Uno dei dilemmi più grandi tuttavia, sorge al momento della scelta dell’acqua stessa.
Orientati dai prezzi vantaggiosi o da determinati marchi, i consumatori selezionano le loro bottiglie senza tenere conto di una variabile importantissima: il materiale in cui l’acqua è contenuta. Vetro o plastica, qual è il migliore? Soprattutto in estate, è essenziale prestare grande attenzione.
Bottiglie plastica o di vetro: quali sono le migliori
L’acqua in bottiglia rientra nelle spese giornaliere di cui non si può fare a meno. Berne in grande quantità è sicuramente una buona abitudine, ma non è poi così sana se non è accompagnata anche da una grande consapevolezza. Il contenitore in cui essa si trova può fare la differenza.

Spinti dal desiderio di risparmiare, si sceglie spesso di puntare su bottiglie di plastica, leggere e usa e getta. Quella che sembra l’opzione più pratica tuttavia, può nascondere non poche insidie. La plastica è il materiale meno sicuro in cui conservare acqua e bibite, se paragonato al vetro. Questa infatti, è soggetta a rilasciare piccolissimi frammenti nel corso del tempo, a causa del processo di degradazione del PET. Il rischio di contaminazione dell’acqua aumenta se la bottiglia è esposta alla luce del sole diretta e alle temperature alte.
In queste condizioni il PET tende a liberare sostanze molto pericolose come la formaldeide. Le conseguenze? Tra le potenziali minacce vi è la formazione accelerata di muffe e batteri, come anche di alghe, che compromettono la sicurezza e il gusto. Gli esperti dunque, sono concordi nell’affermare che il vetro sia il migliore contenitore per la conservazione di acqua e bibite. Il motivo è presto detto. Si tratta di un materiale inerte ed omogeneo, in grado di proteggere la qualità della bevanda perché non interagisce con essa e non rilascia particelle.
A differenza della plastica inoltre, non subisce alterazioni neppure se esposto per lungo tempo a fonti di calore o raggi solari. É valutato positivamente anche il suo potere isolante dai batteri, oltre che l’ottima possibilità di riciclo. Si tratta infatti, del materiale più riciclato in Europa. Il prezzo di una bottiglia d’acqua in vetro dunque, potrà anche essere superiore rispetto a quella di plastica, ma la salute trarrà grandi benefici da questo piccolo investimento.